lunedì 30 marzo 2009

Nadia Comaneci - la perfezione assoluta









Dieci. Il numero della perfezione assoluta, il punto più alto, firma e sinonimo della genialità. Un dieci perfetto. È il punteggio che Nadia Comaneci, 14 anni, romena, ottiene il 18 luglio 1976, dopo il suo esercizio alle parallele asimmetriche ai Giochi di Montreal. È il primo "10" nella storia della ginnastica. Nadia otterrà altri sei "10", conquistando 3 ori, un argento e un bronzo. Una leggenda nata in una piccola cittadina della provincia romena; un talento innato, quello di Nadia, forgiato tra disciplina, lavoro e sacrificio. Nadia Comaneci e Bela Karoly - il suo allenatore e scopritore - diventano un binomio vincente, indissolubile, che porta in alto nel mondo il nome della Romania comunista.
Medaglie, successi, ori, "10", talento: ma spesso la vita, fuori da quella magica pedana, non regala nulla, non fa sconti. La bambina che ha incantato Montreal diventa donna: il suo corpo cambia, la sua famiglia si scioglie. Per Nadia sono anni difficili, ma a Mosca 1980 è ancora grande protagonista. Eppure la regina è vicina al passo d'addio, e il regime comincia a blandirla, a circuirla. Poi nel 1989 l'impero di carta del dittatore Ceausescu crolla. Nadia Comaneci, pochi giorni prima della caduta del dittatore, fugge negli Stati Uniti.
Oltreoceano la vita di Nadia Comaneci ha una svolta. Prima il Canada, poi l'America, dove ritrova Bela Karoly, e scopre un nuovo amore. Oggi, Nadia Comaneci è un'affermata donna d'affari, divisa tra la famiglia (è diventata mamma di uno splendido bimbo!) e lo show business.
Beh, in breve la storia di Nadia, vera e propria leggenda vivente...
Noi, bambine la amavamo tanto, giocavamo spesso fuori nel giardino "de-a gimnastica", portavamo coperte e ...volevamo tutte imitarla. Facevamo vere e proprie gare fra di noi, prendendo i nomi delle ginnaste. Bei tempi per noi, anche perché all'epoca capivamo solo il lato bello delle cose...Ma l'amore per Nadia è sempre continuato, personalmente mi fa piacere sapere che oggi è una donna di successo, felicemente sposata e madre di un bellissimo bambino. Felicità che Lei merita pienamente, dopo una vita di sacrifici e duro lavoro, le umiliazioni che poi ha dovuto subire anche proprio grazie alla sua fama in un paese non libero dove eravamo tutti o quasi prigionieri...
Cenni biografici - qui.






















domenica 29 marzo 2009

Mogosa, lacul Bodi

Era uno dei posti dove andavamo d'estate a fare un bagno (lago Bodi), prendere il sole e fare una piacevole passeggiata, d'inverno ottimo per chi ama sciare, è forse una delle più popolari stazione sciistica.
Foto e info qui.







qui foto d'inverno
altre foto d'inverno qui

sabato 28 marzo 2009

Votate Parcul National Retezat


Retezatul è il più complesso e grandioso massiccio dei Carpati. La sua originalità sta nell'esistenza a dei rilievi spettacolari che superano i 2000 m di altitudine.
E' diventato parco nazionale nel 1935, grazie al professore Alexandru Borza (che ha istituito anche il giardino botanico di Cluj Napoca). Attualmente è un'aria protetta riconosciuto come Riserva della Biosfera nel 1979.
Al suo interno ci sono più di 20 cime che superano i 2000 m di altitudine, 80 laghi glaciali, fra cui Lacul Bucura, il più grande lago glaciale della Romania.
Ci sono più di 1190 specie di piante "superiore" 130 piante rare , 50 specie di mammiferi, 160 specie di uccelli, 9 specie di rettili, 5 specie di anfibi.
Votate questo parco qui

Retezat National Park, located in Hunedoara county, Romania, was founded in 1935 and has an area of 380 km².

Containing more than 60 peaks over 7,500 feet (2,300 m) and over 100 crystal clear deep glacier lakes, the Retezat Mountains are some of the most beautiful in the Carpathians and include Romania's first national park. Retezat National Park is a natural reserve area covering more than 275 sq mi (710 km2)., including 4,500 acres (18,000,000 m2) in a strictly protected scientific reserve area called "Gemenele". The area shelters one of Europe's last remaining, unaffected natural primary forest and the largest single area of pristine mixed forest. Wolves, brown bear, wild boar, Eurasian Lynx, European Wildcat, chamois, Roe Deer and red deer, as well as small carnivore species such as Eurasian Badger and Eurasian otter populate the area. In 1979 the Man and Biosphere Program of UNESCO included the park in the international network of biosphere reserve.

The Retezat Mountains can be found in this Park, with the highest peak being Peleaga Peak at 2509 meters. The name derives from the name of the mountains and retezat means in Romanian "cut off", alluding to their shape. It also includes about 80 glacier lakes.

Here can be found 1190 of the 3450 plant species of Romania, of which 130 have the "endangered" or "vulnerable" status. A part of it is a 'protected area', which contains an intact primeval forest.

Vote it for the New7Wonders of Nature nominees

Parcul National Retezat


martedì 24 marzo 2009

Greierele si furnica, Veronica

Dal film "Veronica", un film per bambini che mi piaceva molto quando ero piccolina :-)

lunedì 23 marzo 2009

La storia di Rebecca Covaciu

Ha 12 anni e vive a Roma, i giornali la descrivono :"little Anne Frank of the Roma people”.
Ecco alcuni dei suoi disegni:


"Quando sarò grande"

"Speranza"

"Preghiera"

"Gesù aiuta tutta le creature"

"Tutti dovrebbero essere felici"


Ha imparato a disegnare da quando viveva nei rifugi costruiti a mano, sotto i ponti, sviluppando un talento che le ha permesso di vincere nel 2008 il premio del UNICEF.
Il suo lavoro è stato scelto fra centinaia mandati da tutto il mondo col tema "i diritti del bambino".
leggere tutto qui


sabato 21 marzo 2009

venerdì 20 marzo 2009

giovedì 19 marzo 2009

Una città nel verde

Baia Mare può essere definita la città del verde. I palazzi del mio quartiere (e non solo, ovviamente) sono circondati da bei giardini, e da molti alberi, si respira ovunque la bellezza delle piante. Un po' come nello stile svizzero....anche se purtroppo devo dire che l'ultima volta che sono stata nel mio paese i giardini erano poco curati....quando ero piccolina ricordo che era tutto molto curato (e devo riconoscere che erano gli ungheresi a farlo!) molto pulito.
Sulla colina che si vede giocavamo molto sia d'estate quando salivamo fine sopra, dove c'era "la grotta di Pintea", d'autunno quando andavamo a "raccogliere" le castagne, mele, prugne, pere :-)) o d'inverno quando andavamo con le slitte e pattini, anche sciare si poteva ma i sciatori preferivano le montagne (non lontane da Baia Mare).
Bellissimi ricordi, un'infanzia passata all'aria aperta, stavamo solo noi bambini tutti i pomeriggi-sera fuori, mai chiusi, mai vicino alle TV o computer, senza paura di "uomini cattivi", in una città dove la delinquenza era e lo è tutt'ora quasi 0.









Gesù e Maria

Due quadri dipinti da una suora di Baia Mare, amica di mia mamma...e regalati a mia madre. La cornice è stata fatta nella fabbrica dove lavorava mia madre, sempre un regalo :-).
Grazieeeeeeeeeeeee!
Doua tablouri realizate de o calugarita baimareanca si facute cadou mamei. Rama a fost facuta la fabrica unde lucra mama si a fost..tot cadou :-)
Multumiri!



sabato 14 marzo 2009

Cel mai dur raliu de hard enduro din lume si ..Aron Gorog


Girando su internet...quante persone non si scoprono! Dai ex compagni di scuola elementare, a parenti mai conosciuti, e ..campioni conosciuti di persona!
Uno di loro è Aron Gorog, campione di sci (ai tempi del liceo, lui era qualche anno più grande di me, frequentavamo lo stesso liceo) e oggi scopro un sacco di cose nuove su di lui, ecco qui:


Mi spiace di non poter tradurre tutto l'articolo, ma in breve si parla di Aron che assieme ad Michel Doumolin (Belgio) ha vinto la "classe espert team" nel più duro rally di hard enduro del mondo.
Complimentoni, Aron!!! Un ragazzo nato e cresciuto a Baia Mare che ci fa onore!
Qui l'articolo in romeno:
"ARON GOROG si MICHEL DOUMOLIN au cistigat la “clasa expert team” in cel mai dur raliu de hard enduro din lume, Red Bull Romaniacs, desfasurat saptamina aceasta in zona Sibiului.
Raliul a debutat simbata 13 septembrie cu un show in centrul Sibiului. Au urmat apoi patru zile de enduro adevarat in care cei 219 rideri inscrisi in concurs au trebuit sa faca fata celor mai diverse conditii oferite de drumurile teoretic inaccesibile din zona montana sau obstacolelor artificiale pregatite de organizatori. Au fost strabatuti astfel 800 de kilometri iar numarul celor care au ajuns la final a scazut la 135.
Concurentii au fost grupati la editia a cincea a raliului de hard enduro in patru categorii-profesionist, expert, expert team si hobby. ARON GOROG si MICHEL DOUMOLIN s-au inscris la clasa expert team, unde din 30 de echipe care au luat starul au terminat 8. Locul intii a fost adjudecat de echipa EPA formata din belgianul Michel Domoulin si baimareanul Aron Gorog. Locul 2 a fost ocupat de o echipa din Cehia iar pe trei au venit niste olandezi.
Invingatorii au avut clasari foarte bune in toate zilele de concurs, mai putin in ultima, miercuri 17 septembrie. Dupa trei zile ei aveau teoretic prima sansa la cistigarea locului intii, dar emotiile au aparut chiar in aceasta ultima zi. Lantul motocicletei lui Michel s-a rupt si s-a blocat in jurul pinioanelor rotii spate. Pentru a repara motocicleta cei doi coechipieri de la EPA TEAM s-au chinuit mai bine de o ora, ajungind sa desfaca tot ansamblul spate, ambreajul si multe alte subansamble pentru a readuce KTM-ul lui Michel pe drum. Ei au reusit acest lucru, dar au mai pierdut minute bune din cauza unor greseli din road-book-ul competitiei care i-a condus pe un traseu gresit. La finalul zilei cei doi primesc vestea trista ca ultima zi nu conteaza pentru ei in clasamentul final, deoarece nu s-au incadrat in timpul maxim impus de organizatori pentru strabaterea traseului. Le lipseau citeva minute pentru a se incadra in acest timp si gratie avansului obtinut in celelalte zile sa cistige.
Sansa le-a suris si chiar i-a imbratisat pe cei doi. In urma analizarii contestatiilor depuse de majoritatea riderilor care s-au confruntat cu problemele de navigatie din cauza road-book-ului gresit, organizatorii au recalculat timpii tuturor. Aron si Michel au intrat la timp in sosirea ultimei zile si, cumulat, AU CISTIGAT!!!
Este cea mai importanta victorie obtinuta de aceasta tinara echipa romano-belgiana plecata din nordul tarii, Baia-Mare.
GOROG ARON si MICHEL DOUMOLIN sint doi pasionati de enduro foarte cunoscuti in acest oras. Michel este de fapt cetatean belgian dar s-a indragostit de traseele potrivite pentru enduro din muntii Maramuresului si isi dedica o buna parte din timp organizarii de trasee pentru grupuri de belgieni pe care ii aduce la Baia Mare sa descopere calare pe motocicleta frumusetea extraordinara a Maramuresului montan.
Adrian Peride, un alt cunoscut pasionat de enduro din Baia Mare este cel care a decis ca prin firma sa, EPA COMPANY sa-i sprijine pe cei doi in cursa lor din acest an la Red Bull Romaniacs. “Sintem un grup de pasionati de moto-enduro care de mai multi ani ne facem mina prin competitiile interne. Aron si Michel sint printre cei mai buni dintre noi si am hotarit sa infiintam aceasta echipa pentru a-I sustine. De altfel, multe din atributele acestui sport se regasesc si in filosofia companiei noastre. Exista multe puncte comune intre enduro si bussines: ambitie, tenacitate, perseverenta, munca in echipa, competitia.”, spunea Adrian la inceptul cursei. Acum la final Adrian a anuntat ca va organiza simbata seara o petrecere pentru cei doi invingatori in orasul in care au cei mai multi fani, Baia-Mare.
Aron Gorog si Michel Doumolin au folosit in acest concurs de hard-enduro motociclete KTM EXC 300, ultimele evolutii de la KTM, gindite de celebrul producator special pentru acest tip de concurs.

p.r.: 4media.ro/Bogdan Rosca 0727 57 60 56"
vedi anche redbullromaniacs

martedì 10 marzo 2009

Baia Mare

centro storico






hotel-ristorante Carpati





pizza H




E' la mia città natale. Non grande, aveva circa 200 000 abitanti. Oggi meno, circa 140 000.
Una città molto tranquilla, carina, un po' svizzera, con palazzi la maggior parte nuovi, circondati dal verde, molti alberi, giardini carini. La collina che era di tutti un tempo fa, dove noi giocavamo spesso sia d'estate che d'inverno, oggi l'ho trovata piena di case e ville.
Anticamente in latino Rivulus Dominarum, in ungherese Nagybánya, in tedesco Frauenbach o più raramente Neustadt) è un municipio del nord-ovest della Romania,capoluogo del Maramureş, nella regione storica della Transilvania.
Il toponimo significa letteralmente Grande miniera e nasce dalla presenza di importanti risorse minerarie nella zona.

Fanno parte dell'area amministrativa anche le località di Blidari, Firiza e Valea Neagră.

La città è composta da 16 quartieri disposti circolarmente attorno al nucleo centrale.

La posizione geografica e la presenza di importanti risorse naturali fece sì che la zona di Baia Mare venisse popolata fin dai tempi più antichi: sono state rinvenute tracce di insediamenti umani risalenti al Paleolitico superiore ed è stata evidenziata la presenza di popolazione Trace nell'Età del bronzo.

Le prime informazioni scritte su Baia Mare parlano di un centro minerario ben sviluppato e risalgono ad un documento del 1329, dove viene citata con il nome larino Rivulus Dominarum, ma le prime informazioni complete si trovano in un documento emesso nel 1347 dalla corte di Luigi I d'Ungheria nel quale si concedevano particolari privilegi alla città, mentre in un altro documento del 1411 viene citata per la prima volta la zecca di Baia Mare, una delle più antiche della Transilvania.

Il dominio della città e delle sue miniere venne trasferito nel 1446 alla famiglia Corvineşti come ricompensa per gli atti di coraggio di János Hunyadi nella resistenza contro l'invasione Ottomana. János Hunyadi fece iniziare la costruzione della Cattedrale di Santo Stefano, il cui campanile è tuttora un simbolo della città.

Nel 1469 Mattia Corvino emise un documento con il quale dava ai cittadini di Baia Mare il diritto di rinforzare le proprie difese costruendo alte mura munire di bastioni e fossato per difendersi da attacchi esterni; da questo rinforzo difensivo nacque l'aggiunta del termine castrum o castellum al nome della città.

Nel 1469 Mattia Corvino emise un documento con il quale dava ai cittadini di Baia Mare il diritto di rinforzare le proprie difese costruendo alte mura munire di bastioni e fossato per difendersi da attacchi esterni; da questo rinforzo difensivo nacque l'aggiunta del termine castrum o castellum al nome della città.

I secoli successivi videro il susseguirsi di diverse dominazioni della zona, determinato da una serie di combattimenti che deprimono il tessuto economico della città: prima, temporaneamente i Polacchi (1490), poi il dominio di Ioan Zapolya (1526), quindi il Regno d'Ungheria ed infine l'Impero austroungarico. In questo lungo periodo non mancarono però importanti avvenimenti culturali, come la fondazione nel 1547 della Schola Rivulina, un istituto scolastico di ispirazione Protestante Riformata destinato a rappresentare per più di due secoli il punto di riferimento per l'istruzione superiore di tutta la zona.

Un'immagine del centro storico

Dopo che la battaglia avviata nel 1703 dal fuorilegge Pintea Viteazul con l'appoggio di Francesco II Rákóczi per liberare la città dagli Austriaci non ebbe esito, questi ultimi rinforzarono il proprio dominio creando nel 1748 un Ispettorato delle Miniere, di fatto un'istituzione di supporto all'amministrazione locale per meglio controllare gli impulsi di rivolta della città.

Dopo la Prima guerra mondiale, con il Trattato del Trianon, e fino al Secondo arbitrato di Vienna del 30 agosto 1940, la città fece parte del Regno di Romania, e durante la Seconda guerra mondiale dell'Ungheria; dopo la fine della guerra, con i Trattati di Parigi, tornò definitivamente a far parte della Romania.

La popolazione della città è prevalentemente romena, con una non trascurabile minoranza ungherese (circa il 15%), una piccola comunità Rom (1,5% circa) ed altre minoranze tedesca, ucraina ed ebrea. Quest'ultima, ammontante a circa 1.000 unità prima della Seconda guerra mondiale, si è drasticamente ridotta a causa delle persecuzioni naziste ed attualmente la comunità ebraica di Baia Mare non raggiunge le 150 unità.


Da sempre basata soprattutto sulle risorse minerarie dell'area, spinte in particolare con forti contributi economici durante il regime comunista, l'economia di Baia Mare ha subito una forte recessione dopo la rivoluzione del 1989, con il drastico ridimensionamento dell'attività estrattiva. Negli ultimi anni si è tuttavia evidenziata una buona ripresa, grazie all'insediarsi di attività industriali diversificate, spesso finanziate da capitale stranieri.


Città gemellate:

da wikipedia , vedi qui alcune foto.

la torre di Stefano, simbolo della città


E' cambiata moltissimo negli ultimi 15 anni... quando torno scopro molte cose nuove, costruzioni nuove, chiese, ristoranti, alberghi, pub, discoteche, night club, ecc.
Gioventù molto cambiata, molto più emancipata di come lo eravamo noi....un po' di tempo fa :-) Si sente molto la presenza dei computers (e molti hanno almeno un personal computer) giochi elettronici ecc, canali tv, ecc.
Non tutto in meglio: per esempio in passato la scuola qui era riconosciuta come una ad alto livello; personalmente ho colleghi che sono arrivati molto in alto, al liceo vincitori di olimpiadi internazionali di matematica, oggi la maggior parte negli USA, dottori in matematica, informatica, medicina ecc. So che anche oggi siamo fra i primi, ma i miei colleghi oggi professori, mi dicono che il livello non è più quello di una volta.
In teoria leggevo anche che rispetto una scuola italiana, la scuola romena comunque rimane più avanzata, da migliori risultati ai diversi concorsi internazionali. Ma farò magari un'altra volta un post proprio su questo argomento.
Ci sono dei bei posti da vedere intorno alla città, vedi qui:
Obiectivele turistice din Maramures
l Bisericile de lemn: Surdesti, Ieud, Dragomiresti
l Manastirile de la Birsana, Moisei, Rohia
l Portile de lemn maramuresene
l Cimitirul Vesel de la Sapinta
l Muzeul Etnografic din Sighetu Marmatiei
l Memorialul durerii si al rezistentei anticomuniste
l Turnul lui Stefan din Baia Mare
l Bastionul Macelarilor
l Muzeul de Mineralogie
l Monumentul de la Moisei sculptat de Vida Gheza
l Statiunea montana Borsa
l Statiunea montana Mogosa si Lacul Bodi
l Statiunea montana Izvoare
l Cascada Cailor (cu o cadere de 40 m) si Covatari, Runc si Nires
l Rezervatia naturala Pietrosul Rodnei
l Lacurile sarate din Ocna Sugatag si Costiui
l Lacurile glaciare Iezer, Lala, Buhaescu
l Valea Vaserului
l Creasta Cocosului
l Cheile Tatarului

La Romania ha molti bei posti, Maramures è particolare per le sue tradizioni che qui si sono conservate come da nessun' altra parte. In più, chi ama la montagna e i posti con molto verde, la gente ospitale, Baia Mare e Maramures offre una bella vacanza.
Concludo con le parole di un professore scozese: "non ho mai visto tanti alberi messi insieme come qui, a Baia Mare".
Nota: non tutte le foto mi appartengono, alcune sono prese dal web, per eventuali problemi lasciate un commento e saranno tolte.