giovedì 30 ottobre 2008

A soli 16 anni



Mi piaceva avere tutto
Ma ho trovato la morte sulla mia strada
La strada dell'Occidente
maledetto il giorno in cui ci ho pensato
Nella metropolitana di Parigi
Avevo la malattia del gioco
Con le ruota sono andato
La morte mi ha preso.
Cara sorella e genitori
E cari nonni,
So che sarete sempre tristi
Perché io la vita la lasciai
a soli 16 anni.

mercoledì 22 ottobre 2008

Il cimitero allegro, Sapanta, Toader Neamtu



Dalla mia infanzia
Toader Neamtu mi chiamavano
Ho girato il mondo
Non ho vissuto senza un perché
Tu morte infame e spietata
Mi hai portato con te giovane
Povera mia figlia
Che è rimasta addolorata
Non credo che mi può dimenticare
Ho lavorato tanto per lei
Per dargli un patrimonio
Per farla vivere bene, di piacere.
Non ti posso più aiutare
Non ci sono più
Ricordati di me
Sii buona e brava
La morte spietata e infame
E' venuta con una falce
Mi ha portato via bei anni della mia vita
E non sono arrivato a godermi la vecchiaia
Sono dovuto abbandonar tutto
Anche a mia mamma vecchia
La vita la lasciai
A soli 43 anni.

sabato 18 ottobre 2008

Il cimitero allegro, Sapanta, I "ricconi"



Qui riposo io
Pop Ileana mi chiamo
Mio padre - Ionu Diacului
Mia madre- Ileni Titrului
Abitavo nel mezzo del paese
Ho avuto molti averi
E ci chiamavano "i ricconi"
Abbiamo avuto quattro figli
E c'era molto lavoro da fare
Mi sono goduto i figli
E ho pregato a Dio
Abbiamo pregato a Dio
Io e mio marito.

Il cimitero allegro, Sapanta, Pop Ileana



Qui riposo io
Mi chiamo Pop Ileana
Mi è piaciuto cucinare
E poi eravamo una famiglia numerosa
Ho avuto quattro figli
E ho cresciuto bene tutti quattro
Si sono sposati
E tre sono partiti fuori dal paese
Sono andati lontano
Ma non si sono dimenticati di me.
Ion è rimasto con me
Che Dio abbia cura di loro
Perché si sono presi cura di me.
1915- 2002 (è vissuta per 87 anni).

mercoledì 15 ottobre 2008

Il cimitero allegro, Sapanta - L'orfana



Da piccola sono rimasta orfana
E sono cresciuta senza mamma
Ho lavorato la lana e ho tessuto tanto
Perché aiuto non ho avuto
Sono stata una brava massaia e ho lavorato anche fuori casa
Mio marito mi ha lasciata presto
E per tanti anni sono rimasta vedova
Ma ho lasciato questa vita contenta
I miei figli si sono presi cura di me
E me ne andai a 87 anni.

Il cimitero allegro, Sapanta - Stan Gheorghe



Qui riposo io
Stan Gheorghe Tahu mi chiamo
Da molto giovane mi è piaciuto fare il soldato
E mi è piaciuto fare il militare, difendere la mia patria
Ho amato la vita, i bambini, mia moglie
Ma son dovuto lasciarli, con tanto dolore e sofferenza
Dio così ha lasciato
Dover partire quando ti chiama
Anche se mi ha voluto troppo presto
Ho lasciato la vita a soli 55 anni.

Il cimitero allegro, Sapanta, Il militare



Quando facevo il militare
Ho imparato a guidare il carro armato
Ho fatto diverse spedizioni
Ovunque, con collonneli e ufficiali superiori
Ringrazio mia mamma
Che mi ha fatto il piacere di riportarmi nel mio paesino
E mi ha sepolto qui
Quando ne sentirà la mancanza
Verrà ad accendermi una candela
E mi porterà un fiore
Sono venuto qui vicino a mio padre amato.

venerdì 10 ottobre 2008

Il cimitero allegro, Sapanta - Stan Anuta


Qui riposo io
Stan Anuta mi chiamo
Mi è piaciuto lavorare la lana
Che mi veniva molto facile
Tutta la mia vita
L'ho vissuta bene
Ho avuto cinque bambini
Ho cresciuto bene tutti
Assieme a Grigore mio marito.
Che Dio li dia il meglio
I figli lo aiutino
E di me si ricordino
Durante le feste
Venite a trovarmi
Mettete dei fiori sulla mia tomba.
(E' vissuta 76 anni)

Il cimitero allegro, Sapanta - Una brava massaia

Devo ringraziare il mio ex collega di Università, Mircea F. che mi ha dato tutte le foto del Cimitero allegro, spero di tradurle meglio possibile.


All'ovile, fuori casa e dentro casa
Sono stata una brava massaia
Una gran bella famiglia ho avuto
Ho cucinato sempre bene
Sia a casa che all'ovile,
Io facevo bei pranzi
Che ho avuto molti animali
Pecore e cavalli
Ma chi nasce muore
Non c'è via d'uscita
La morte ha fatto cattivo piano
Portarmi con lei / nel lutto.

Il cimitero allegro, Sapanta



Unico al mondo, è il posto più famoso nella zona. Lo trovate anche in "curiosità varie", tra le stranezze nel mondo. Ormai conosciuto anche da molti italiani, girando su internet ho trovato una descrizione di Giovanni Sonego che trovo molto ben e bel scritta:
"Esiste un posto, non lontano dall'Italia, in cui il tempo ha deciso di non scorrere più'.
E' il Maramures, un angolo di settentrione rumeno incastrato tra Ungheria ed Ucraina.
I villaggi più' piccoli sono ancora sprovvisti d'acqua corrente e l'energia elettrica
e' considerata un optional, un lusso.

In tutta la provincia si trovano delle splendide lavorazioni in legno. Di abete o di quercia
il legno e' stato il materiale più' usato per secoli. I cortili delle case
sono ancora introdotti da portali monumentali, intagliati con fantasia.
Le chiese sono in legno e ce ne sono di antichissime. Quella di Ieud e' del 1364.
Sul legno sono stati modellati, nel corso dei secoli, tutti gli stili architettonici,
dal gotico al barocco.

Solo in questo sperduto angolo di mondo poteva nascere Ion Patras, un contadino che,
una sessantina di anni fa, decise di sfidare la morte creando il Cimitrul Vesel, l'allegro cimitero.

Comincio' ad intagliare croci e lapidi, scolpendo scene in bassorilievo dipinte di colori vivaci
e raccontando con semplici rime, spesso spiritose, le vicende terrene di chi
veniva sepolto.

"Io riposo qui e mi chiamo Braieu Toader.
Finché' ero vivo molte cose mi piacevano.
Bere, mangiar bene e andar a donne.
Ho amato molto la vita finché' ho potuto baciare.
Quando sono invecchiato, tutti mi hanno odiato.
Ho lasciato la vita a 73 anni"

"Il mio destino fu di morire sposa promessa
sono morta a causa di un motore.
Vicino al villaggio di Sarasau
un guidatore crudele mi lasciato al suolo".
(una donna uccisa da un treno il giorno del suo matrimonio)

Entrando nel cimitero, la prima impressione e' che il vecchio Ion sia riuscito nel suo intento:
prendere in giro la morte. I colori sono sgargianti. L'effetto d'insieme e' di una
tranquillità' allegra.

Ma se ci si sofferma a leggere le lapidi (a volte basta guardare
i bassorilievi per capire) l'effetto e' esattamente l'opposto. Non e' la morte ad uscire
malconcia da questo cimitero, ma e' la vita.

In poche righe, in una sola immagine, viene raccontata l'intera esistenza di una persona.
In una buona parte dei casi si tratta di vite grame, trascinate inutilmente per anni e
fermate da incidente, una malattia o un suicidio.

Come in una grottesca "Antologia di Spoon River", i morti gridano che avrebbero voluto
una vita migliore, ma non sono riusciti ad averla.

Forse, pero', e' proprio questo il messaggio dell'artista contadino, ideatore del cimitero:
la morte in fondo non e' cosi' brutta. La vita si' dovrebbe farci paura!"
(Cimitirul vesel, di Giovanni Sonego)
Ho avuto l'occasione di visitarlo nel 2006 con la mia famiglia, nelle foto anche mia madre che saluto anche in questo modo
Poi cercherò di inserire croce per croce e di tradurre in italiano, un post alla volta o di più.













La chiesa all'interno del cimitero





Ion Stan Pătraşcu, il creatore del cimitero allegro













O morosanca in America

Am citit un interviu dragut cu o morosanca de-a noastra, si-mi permit sa citez cateva lucruri care mi s-au parut mai interesante:
"

Cât de departe suntem ca civilizaţie de americani? Pentru că asta ni se tot spune că americanii sunt cei mai şi cei mai şi cei mai în toate...
Nu e chiar aşa. Au şi părţi bune dar şi părţi rele. Să nu uitam că America e un adevărat babilon de naţionalităţi şi niveluri culturale. Experienţa mea se limitează la mediul academic, deci sunt subiectivă. La acest nivel toţi sunt extraordinar de amabili, logici şi organizaţi. Ştiu exact ce vor şi cum să obţină acest lucru. În plus valorifică la maxim orice moment: ştiu să muncească din greu dar ştiu şi să-şi reîncarce bateriile pentru a o putea lua de la capăt.

Ce apreciez cel mai mult la americani este „mentalitatea de învingător”! Practic asta îi face aşa de puternici. Copiilor americani de mici le este impregnat în cap faptul că pot, că puterea o găsesc în ei, că sunt deştepţi şi frumoşi şi nimic nu este imposibil. În situaţia asta este normal ca un astfel de copil în momentul în care ajunge adult să devină într-adevăr un învingător.

Mă întrebai cât de departe suntem noi? Răspunsul cred că ar trebui să-l găsească fiecare. Uită-te în jur cum au crescut şi încă cresc mulţi dintre români. Uită-te la mame care îşi fac copiii proşti şi tâmpiţi sau la părinşii care îngrădesc creativitatea copilului spunându-i că e mic, că nu poate, că nu-i voie. Sau mai rău ca nu e bine să aspire la ce are colegul lui, la ce poate el şi că trebuie să se mulţumească cu ce le-a dat Dumnezeu. Oare nu e normal ca un astfel de om să fie plin de frustrări şi incapabil să-şi depăşească condiţia?

Ca parte negativă la americani, aş aminti spiritul de turmă. Marea majoritate nu vor să gândească şi iau lucrurile ca atare. Dacă legea scrisă sau nescrisă spune ceva, atunci nu există cale de mijloc. Efectiv nu vor să judece raţional, nu vor să-şi deschidă orizontul. Eu personal consider ca este o situaţie pe care persoanele „bine poziţionate” au tot interesul să o cultive. Daca toţi americanii şi-ar deschide ochii atunci cum s-ar mai face departajarea puterii, cum ar mai reuşi unii să manipuleze atât de uşor masele?"

"Ce vrei să le transmiţi maramureşenilor de la mii de km depărtare? Un sfat, ceva acolo, de la un om care învaţă la una dintre cele mai bune universităţi...
În America sunt mândră ca sunt din România, în Bucureşti eram mândră că sunt ardeleancă, iar în Ardeal că sunt moroşancă. Când vorbesc de Maramureş, mi se umple sufletul de bucurie.

Fiţi mândri că sunteţi din Maramureş! Prea puţini au crescut într-o zonă atât de minunată ca şi a noastră! Prea puţini au învăţat să preţuiască adevaratele valori aşa cum numai noi ştim să o facem!"

Pentru cine doreste sa citeasca tot: aici

giovedì 9 ottobre 2008

Index: in romeno

Index : in italiano


A soli 16 anni (cimitero allegro, Sapanta)
Astro del ciel - particolare
Baraj,Firiza, Maramures (it-rom)
Boney M
Botiza (dal blog di happy)
Canzoncine per bambini
Capodanno in Maramures
Capra - tradizioni
Cavnic, Baia Mare
Chiuzbaia
Colinde - canti natalizi
Dumitru Farcas
Errori di grammatica italiana
Il distretto di Maramures
Il bravo pomicoltore (cimitero allegro, Sapanta)
Il cimitero allegro
Il militare (Il cimitero allegro)
Il stalliere (cimitero allegro,Sapanta)
Ion Creanga - Ricordi d'infanzia
La coccinella
L'etnobotanica
L'etnografia
L'etnologia
L'etno-linguistica
L'etnomusicologia
Le streghe
M come Maramures
Maramures, "paese" delle colinde
Mikulas
Mos Gerila- Babbo Natale
Mos Nicolae, St. Nicola
Natale per tutti bambini
Ninge..St. Hrusca (canzone)
Obama President
O ce veste minunata (canto natalizio)
Per il mio compleanno
"Plugusorul" - tradizioni romene
Pop Ileana (cimitero allegro Sapanta)
Ragnatela - panza de paianjen
Stan Gheorghe (Il cimitero allegro)
Sogni strani
Stan Anuta (Il cimitero allegro)
Simulatore NASA
Tradizioni popolari
Toader Neamtu (cimitero allegro, Sapanta)
Una brava massaia (Il cimitero allegro)
Verso Monti Ignis
Viaggio in Maramures
Vuoi sfidare le bionde?

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Racconto di un viaggio in Maramures

Racconto di un viaggio in Maramures:

"Situata all'estremo nord-ovest della Romania tra le scure foreste dei Carpazi, la regione del Maramures conserva intatte tradizioni millenarie in un ambiente bucolico e silente dove i contadini lavorano ancora con strumenti antichi altrove scomparsi. Abitata dai discendenti dei Daci che tanto filo da torcere diedero all’esercito romano, è una terra famosa per le feste popolari, per gli splendidi costumi ancor oggi indossati dalle donne, per la suggestiva architettura "spontanea" in legno dei portici delle case e delle chiese dai tetti aguzzi dichiarate monumento nazionale dal governo romeno.

Primo giorno:

Sighetu Marmatei - Sapinta - Barsana - Vadu Izei (50 km circa)

Da Sighetu Marmatiei, imboccando la DN 19 che corre quasi al confine con l’Ucraina, si giunge dopo circa 15 km a Sapinta, famosa per il suo "cimitero allegro", unico al mondo. Patras, un artista locale, si è sbizzarrito a ornare le croci tombali dei suoi compaesani con coloratissimi intagli in legno che illustrano virtù e difetti del defunto. Il tutto in un rutilante mondo popolaresco che raggiunge lo straordinario effetto di rendere "gaia" anche la morte.

Si ripercorre in direzione opposta la DN 19 e, oltrepassata Sighetu Marmatei e Vadu Izei si giunge, dopo 18 km, al complesso monastico di Barsana, di recente costruzione ma che prosegue con grande attenzione e cura la tradizionale arte delle costruzioni in legno tipiche della regione.

Consigliamo di fare tappa, durante tutto il soggiorno, in una delle numerose stanze messe a disposizione degli ospiti dalla gente del posto. Potete pernottare da Teleptean Mihai (Vadu Izei, tel. 62-330341, che per 250.000 lei la doppia a notte consente di soggiornare in una caratteristica casa tradizionale. Potete anche cenare alla ridicola cifra di 60.000 lei a persona). Se invece preferite pernottare a Sighetu Marmatei potete andare al bel Motel Restaurant Perla Sigheteana (65/a Avram Iancu St., tel. 62-310613, http://www.sighetumarmatiei.alphanet.ro) oppure all’agriturismo Pensione Bella (Str. Sugan 75, tel. 62-330602, al costo di 24 $ la doppia + colazione).

Secondo giorno:

Vadu Izei - Berbesti - Budesti - Feresti - Surdesti - Baia Sprie - Vadu Izei (110 km circa)

Da Vadu Izei imboccate la strada per Berbesti e, sulla sinistra, il bivio che conduce a Budesti, Cavnic, Surdesti e Baia Sprie per poi risalire attraverso Pasul Gutii a Vadu Izei.


Qui, lungo la strada, a distanze che variano tra i 6 e i 15 km l’uno dall’altro, si rincorrono numerosi villaggi tradizionali (Budesti, Feresti, Sirbi) dalle bellissime case in legno scolpito e dalle splendide chiese. Il nostro consiglio è di lasciare l’auto all’entrata del villaggio e di girovagare tra le stradine in terra battuta alla ricerca di scorci pittoreschi e scene di vita rurale che in Italia non sono quasi più visibili.

Da non perdere la splendida chiesa di Surdesti il cui campanile in legno, il più alto della valle e del mondo, svetta in una valletta nascosta tra gli alberi. Fatevi aprire la chiesa dalla signora che abita accanto: l’interno è assolutamente da vedere, magari in occasione della festa di San Giovanni (24 giugno) quando il paese si anima degli echi di una grande festa popolare.
Imagine

mercoledì 8 ottobre 2008

M come Maramures

Perché questo blog? E perché anche in italiano?
Semplice, per molti la Romania è una grande sconosciuta,l'immagine data dai mass media in generale danno poca importanza al turismo, alle bellezze, alla storia e soprattutto alle particolarità che la Romania offre ancora oggi...Dal nord al sud, dal est al ovest c'è....un universo di bellezze naturali e non solo che soltanto il viaggiatore amante e appassionato può scoprire...
E Maramures? Eh bene, io sono nata proprio lì, una zona bellissima, con molto verde, molta natura, montagna, laghi, foreste, parchi...la zona famosa per la lavorazione in legno, per il suo "cimitero allegro" (gioioso), per la sua gente molto accogliente, ospitale...tradizioni,usanze, costumi che ancora oggi si conservano nei piccoli paesini...
Ricordo le parole di un professore inglese durante una gita: mai visto tanti alberi insieme!
E' proprio vero, la nostra ricchezza, forse è proprio quella: gli alberi, "l'oro" verde come viene chiamato da noi....
Perché andare in Maramures? Per chi adora la montagna, la natura, la gente allegra e accogliente sarà sicuramente un viaggio indimenticabile...

Baraj, Firiza, Maramures






Uno dei stupendi posti vicino a Baia Mare, circa 30 minuti di auto, dove andavamo spesso nei weekend.
Unul din locurile cele mai placute pentru weekend, situat cam la 30 de minute cu masina de Baia Mare.

Le foto non sono tutte mie, un blog molto carino di foto scoperto è : Catalin Negru