giovedì 30 aprile 2009

Il ballo del qua qua - Romina Power

Da qualche giorno...è diventata la canzoncina più sentita nella nostra casa! Manuel la vuole sentire sempre e si mette anche a ballare!


lunedì 27 aprile 2009

giovedì 23 aprile 2009

Interno di una casa contadina

L'interno di una casa contadina di Maramures, sec. XVIII (?) fa parte della collezione del Museo contadino di Baia Mare,Maramures.

Borsa d'inverno

Bellissima Borsa, ho ricevuto recentemente delle foto che ho il piacere di metterle sul blog:








lunedì 20 aprile 2009

La multi ani, Daniela!

Azi e ziua Danielei si le uram din tot sufletul multa sanatate, fericire, bucurii, impliniri!
Parca mai ieri era o pitica, dulcica si rasfatata, azi o domnisoara in toata puterea cuvantului!
Timpul a zburat pur si simplu, parca nu-mi vine sa cred cand vad pozele Danielei ca nu mai am de-a face cu fetita mica si zglobie care se tinea mereu coada dupa mine :-))
Era dulcita foc si foarte desteapta, de mica avea multa personalitate si era greu sa-i spui un "nu". Obtinea cam orice, nu stiu daca asta i-a servit mai mult sau mai putin in viata dar am incredere in fortele si posibilitatile ei si mai ales i-am spus mereu: " fa-ti de cap/dar cu cap/ si pan' la cap!" Cateva din pozele ei, am ales cele care mi-a placut mai mult:

appena nata è cresciuta con noi

Marius e Daniela



a casa dei genitori



ogni riccio un capriccio ;-)

qui somiglia molto a Camelia

vincitrice anche di un concorso di Miss

foto per una rivista


un bacio a tutti!



sabato 18 aprile 2009

Cristos a inviat! - Pasqua romena

"E-n somn de salcii un vis de rastignire
E plans de miei si plaiuri cu verdeata
Hristos sa va aduca lumina
In noaptea renuntarii la moarte pentru viata"


"Cristos a inviat" - "Adevarat c-a inviat!" / "Cristo è risorto!" - "E' vero che è risorto!" è il saluto romeno che ci si scambia dal primo giorno di Pasqua fino all’Ascensione, è un’espressione di giubilo.

Per i greco-cattolici e ortodossi è la notte di Pasqua, la data è diversa,
da quella cattolica perché la chiesa ortodossa per i suoi conti utilizza il calendario giuliano (il vecchio calendario di Giulio Cesare), anziché quello gregoriano. Capita, di tanto in tanto, che coincidano: è successo nel 2004, 2007. (per il calcolo vedi qui)

Anche in Romania si sono sovrapposti antichi riti pagani alle celebrazioni religiose. Con l’avvicinarsi della Pasqua finiscono le feste popolari invernali ed iniziano quelle di primavera.
Il Giovedì Santo è per i rumeni il giorno dei morti ed è chiamato il "gioia mare" (in italiano "giovedì grande").
In questo giorno si portano in chiesa dolci fatti con farina o con grano bollito ricoperto di zucchero e noci, del vino e della frutta, che sono offerti in memoria dei morti e distribuiti ai vecchi e ai poveri.
Il Venerdì Santo si pone davanti alla Croce un tavolo molto alto, in modo che vi si possa passare sotto. Sul tavolo si mette l’epitaffio, un pezzo di stoffa che porta ricamato o dipinto il seppellimento di Cristo, e i fedeli, recandosi in chiesa, portano fiori al Cristo e ai loro morti, passando per tre volte sotto il tavolo sul quale è sistemato l’epitaffio.
A sera si svolge il canto Prohod, una cerimonia affascinante alla quale partecipa tutto il villaggio, diviso in gruppi seguendo il cammino della Croce. Qualcosa che rassomiglia alla nostra Via Crucis. Al sabato mattina donne e bambini fanno la Comunione, mentre gli uomini intervengono alla messa di mezzanotte portando in chiesa un gallo bianco e uova colorate.
La cerimonia si conclude con una processione intorno alla chiesa, con le candele accese.

(qui)
le candele accese, notte di Pasqua a Baia Mare, 2006

foto presa dal net

Le uova rosse” non mancano mai dalle tavole e su quest’argomento sono fiorite molte leggende: Si dice che le pietre che hanno colpito Gesù, durante la flagellazione, si siano trasformate in uova rosse e che anche le uova portate da Maria al Figlio morente si siano colorate di rosso. Un’altra leggenda racconta che, mentre i Farisei festeggiavano la morte del Cristo, dicevano con scherno: “ quando questo gallo di cui ci nutriamo riprenderà a volare, e le uova sul nostro desco diventeranno rosse, allora risusciterà Gesù”.Finite queste parole, le uova diventarono rosse e il gallo comincio a svolazzare. L’uovo, per noi, è simbolo di rigenerazione e di purificazione. La tradizione popolare attribuisce alle uova rosse poteri taumaturgici: i bambini, nel giorno di Pasqua, si lavano il viso con acqua, nella quale è stato immerso un uovo tinto di rosso e un soldo d’argento. Il Venerdì Santo è giorno di digiuno assoluto. Si crede che coloro che lo osservano beneficeranno di buona salute e di fortuna per tutto l’anno. Si crede anche, che, nel Venerdì Santo, coloro che si immergeranno tre volte nell’acqua fredda godranno di buona salute. Il Venerdì Santo, se piovoso è di buon augurio per un’annata ricca di raccolto, se di clima asciutto, prevede un anno arido. Nel giorno di Pasqua si indossano abiti nuovi come simbolo di purificazione. Il pranzo riunisce tutta la famiglia e dalla tavola non possono mancare: uova rosse, ricotta di pecora, cipollotti e ravanelli, una torta salata ripiena di interiora di agnello, arrosto di agnello, la pasca. (leggi tutto qui)

Una tradizione romano-cattolica, tedesca poi passata agli ungheresi e romeni (ortodossi e greco-cattolici) che si conserva anche oggi (parlo della Transilvania, dove convivono più religioni, romano-cattolica, greco-cattolica e ortodossa) è quella di "annaffiare" (udatul o 'locsolas' in ungherese) le ragazze e le donne il primo giorno dopo Pasqua, con acqua di sorgente (oggi lo si fa col profumo) come augurio di bellezza, freschezza, salute: " che le donne siano tutto l'anno come la primavera". Richiamo dalla leggenda di 2000 anni fa quando gli ebrei "bagnarono" con l'acqua i discepoli di Gesù che portarono la notizia della sua Risurrezione.
foto presa da un sito ungherese, la tradizione "locsolas"- udatul


Le ragazze si preparano sempre per questo giorno, aspettando gli uomini e i ragazzi (occasione buona anche per i "corteggiatori" che in questo giorno si possono far avanti ;-) con dolci, vino, grappa, bevande varie, uova colorate, torte salate ecc.
Anche nelle città si usa ancora questa tradizione, piacevole e scherzosa allo stesso tempo.



In alcune zone anche i maschi vengono il giorno dopo "annaffiati", con l'acqua dalle donne; solo se fa molto freddo la tradizione viene sospesa :-))

Un'altra tradizione nei paesini questa volta: i ragazzi addobbano degli alberelli che poi di notte li mettono alle porte delle ragazze da sposare.
Le ragazze che sono più desiderate possono trovare decine di rami alle loro porte, e in questo modo si scopre anche chi è la ragazza più desiderata nel paesino.


mercoledì 15 aprile 2009

Amore e....

Ci si chiede sempre "amore o sesso? Sono la stessa cosa o sono cose diverse...Una risposta l'ho letta tempo fa, oggi l'ho riletta e la propongo a tutti voi, si tratta del libro di Raffaele Morelli, "Il Sesso è Amore":

"Raffaele Morelli torna ad affascinarci e provocarci con un libro intenso e rivoluzionario sul sesso. Prendendo di petto e in contropiede la nostra morale e il nostro pensare comune, Morelli ci mette faccia a faccia con una verità potente e ineludibile: siamo davvero noi stessi soltanto quando facciamo l'amore.

È attraverso il sesso infatti che si esprime la nostra anima più genuina, perché la forza divina dell'eros travolge tutte le impalcature razionali che tengono imbrigliata la nostra natura profonda.

Dunque non dobbiamo fare altro che ascoltare il desiderio che ci nasce dentro e lasciarci guidare soltanto dal piacere. Sta arrivando per aiutarci a rinascere, per far sbocciare di nuovo il fiore che è in noi.

"Bisogna smettere di credere che esista un amore puro e un amore sporco, un amore divino e uno infernale, un amore sacro e uno profano. L'amore è attrazione, desiderio, piacere... e basta! Niente domande, né progetti, né fantasticherie di futuri matrimoni, né schemi in cui inserirlo."

Quante domande inutili ci facciamo quando parliamo d'amore: "È la persona giusta?", "Durerà?", "Sto amando in modo sbagliato?". E soprattutto: "Ma fra noi due è sesso o amore?".

Il sesso è amore, il vero amore. Il resto sono sentimenti più superficiali, più ragionati, meno autentici: l'amore è tutto nell'evento del sesso, non c'è nient'altro da cercare o da sapere."

E voi cosa ne pensate?

domenica 12 aprile 2009

Floriile




Duminica Floriilor sau Floriile se sarbatoreste in ultima duminica dinaintea Pastelui. Ea serbeaza sfarsitul postului dar si reinvierea naturii.

De Florii, oamenii merg la biserica pentru a sfinti crengute de salcie pe care le pun la geamuri, la usi sau la porti. In unele parti ale tarii, locuitorii de la sate se incing cu ramurile de salcie peste mijloc. Credinta spune ca acest ritual ii apara de boli si ii face mai robusti. De asemenea, apara casa de rele si o protejeaza de evenimente neplacute. In Duminica Floriilor, gospodinele merg la biserica si curata mormintele stramosilor, agatand de cruci ramurele de salcie.

Tot de Florii, se agata intr-un pom inflorit jnurul de martisor, si alatuturi de jnurul de martisor se agata haine si zestrea fetelor de maritat. Fiind o sarbatoare care marcheaza reinvierea naturii, sensul ei este atribuit si elementelor din viata cotidiana. In unele zone, fetele pun in noaptea de Florii busuioc sub perna, spre a deveni mai frumoase si mai sanatoase, mai dorite de carte flacai, pentru a se putea marita in acel an. In Muntenia, oamenii nu se spala pe cap deoarece exista crezul ca daca faci asta in Duminica Floriilor, in care toti pomii infloresc, vei albi precum coroanele albe ale copacilor.

Din punct de vedere religios, Floriile marcheaza Intrarea in Ierusalin a Mantuitorului. In aceasta zi este dezlegarea la peste.

O alta credinta specifica Duminicii Floriilor, spune ca asa cum este vremea in ziua de Florii, asa va fi si in ziua de Pasti.
(sursa aici)
Urez La multi ani tuturor sarbatoritilor!

Floriile corisponde alla Domenica della Palme.

Per gli ortodossi e greco-cattolici oggi è Domenica delle Palme (la Pasqua sarà la settimana prossima) e si festeggia anche la festa del nome per tutti coloro che si chiamano con nomi di fiori, o proprio : Florica, Floare, Florin, Florian, Florina, ecc. C'è sempre questa differenza fra la Pasqua romano-cattolica e quella greco-cattolica e ortodossa, per chi vuole approfondire - qui.
Molti romeni festeggiano entrambe le feste, soprattutto nel nord-ovest dove ci sono sia romano che greco-cattolici e ortodossi.
Faccio i miei auguri a tutti coloro che festeggiano l'onomastico!

martedì 7 aprile 2009

Bimbi...

danzatrice a 2 anni

Musicando

giocando e "musicando" :-)

lunedì 6 aprile 2009

Le perle dei Carpazi - Sinaia

E sempre grazie a Georges, un altro bellissimo posto della Romania, Sinaia:

Sinaia è una delle più belle località montane della Romania, notevole anche per l'architettura pittoresca. La città prende il nome dal Monastero di Sinaia, intorno al quale fu costruita; il monastero prende a sua volta il nome dal Monte Sinai. Re Carlo I di Romania costruì presso la città la sua dimora estiva, il Castello di Peleş.

Sinaia sorge a circa 60 km a nord-ovest di Ploieşti e a 50 km a sud di Braşov, in un'area montagnosa nella valle del fiume Prahova, subito ad est dei Monti Bucegi. L'altitudine varia da 767 a 860 m s.l.m.

La città è una popolare meta turistica per gli sport invernali e per le escursioni. Tra le attrazioni turistiche vi è il Castello di Peleş, quello di Pelişor, il Monastero di Sinaia, il Casinò e la stazione ferroviaria. Sinaia è anche stata la residenza estiva del grande compositore rumeno George Enescu, che soggiornava alla villa Luminiş.







il piccolo castello, Pelisor

Sinaia Casino

Palace Hotel