sabato 8 novembre 2008

"â" şi "sunt" în grafia limbii române

Hotărârea Adunării generale a Academiei Române din 17 februarie a 1993,
privind revenirea la "â" şi "sunt" în grafia limbii române


Hotarârea este luată în conformitate cu art.4 din Statutul Academiei Române:

1. Se va reveni în grafia limbii române la utilizarea lui â în interiorul cuvintelor şi a formei sunt (suntem, sunteţi), în conformitate cu hotărârile adoptate de Academia Română înainte de 1948, consecinţă a unui îndelungat proces istoric.
2. Modul de aplicare a hotărârii de la punctul 1 va fi stabilit de Prezidiul Academiei Române.

În Monitorul Oficial Nr. 59, din 22 martie 1993 sunt publicate, în anexă, Regulile "Sextil Puşcariu" pentru scrierea literelor "â" şi "î".

Literele â şi î corespund aceluiaşi sunet, întrebuinţându-se după urmatoarele reguli:

1. î se scrie întotdeauna la începutul şi la sfârşitul nemijlocit al cuvântului: îl îmbrăţişez, împărat, înger, îşi, îţi, amărî, coborî, hotărî, târî, urî ... ;
2. tot cu î scriem şi în corpul cuvintelor, când, prin compunere, î de la mijlocul cuvintelor ajunge medial: neîmpăcat, neîndurat, neînsemnat, preaînălţat, preaîntâmpinat.
Vom scrie într-însul, dar dânsul;
3. în toate celelalte cazuri se scrie, în corpul cuvintelor, â: bând, când, făcând, gât, mormânt, râu, român, sfânt, vânt ...

Simulatore Nasa

Giove visto da Terra

Esplorare il sistema solare con il Simulatore Nasa è semplice, per poter effettuare una simulazione basta impostare pochi parametri, ad esempio il punto di osservazione consentirà di vedere un pianeta come se ci trovassimo in un'altra parte dello spazio, potremo vedere la nostra luna come se fossimo su Marte.

Una volta terminato l'inserimento di tutti i dati basterà cliccare su Simula e il Simulatore Nasa genererà una foto dello spazio.


Vedi qui.


Beppe Grillo


hahahhhahha!

mercoledì 5 novembre 2008

Notte storica: Obama , Mr. President :-)

Obama nella Storia: la vittoria del candidato Democratico porta per la prima volta un afroamericano alla Casa Bianca, travolgendo le barriere razziali.

Barack Obama è il primo afroamericano a conquistare la Casa bianca. La sua storia, che passa anche per l'Indonesia, incarna gli ideali del «nuovo» e «possibile» tanto cari agli Stati uniti.

Barack Hussein Obama nasce a Honolulu il 4 agosto 1961, da padre keniota e madre statunitense (originaria del Kansas).

Nel 1963 i genitori si separano e successivamente divorziano; terminati gli studi universitari, il padre rientra in Kenya, dove muore in un incidente stradale nel 1982 (Obama lo rivede soltanto in un'occasione).

La madre si risposa con un cittadino indonesiano e nel 1967 si trasferisce in Indonesia: a Giacarta, Obama frequenta le scuole elementari. Nel 1971 ritorna negli Stati Uniti, a Honolulu, per ricevere un'istruzione migliore. Viene allevato principalmente dai nonni materni e in seguito dalla madre, morta di cancro nel 1995.

La nonna materna, alla quale Obama era molto legato, muore il giorno prima dell'elezione del nipote. È lo stesso Obama - che per vederla un''ultima volta aveva interrotto la campagna elettorale - a darne l'annuncio in lacrime.

Vocazione sociale

Nel 1983, Obama consegue la laurea in scienze politiche con una specializzazione in relazioni internazionali alla Columbia University di New York. In seguito, dopo aver lavorato per un'azienda d'informazione economica, si trasferisce a Chicago per sostenere programmi d'apprendistato destinati ai residenti dei quartieri poveri.

Nel 1988, lascia Chicago per studiare giurisprudenza ad Harvard. Nel 1991 ottiene la laurea e un anno più tardi sposa Michelle Robinson, figlia di un benzinaio, conosciuta durante un periodo di pratica presso uno studio legale. Dalla loro unione nasceranno due figlie.

Tornato a Chicago, Obama si impegna nella difesa dei diritti civili. Insegna inoltre diritto costituzionale presso la locale università.

Impegno politico

L'impegno politico di Obama comincia nel 1992, quando aiuta Bill Clinton nelle elezioni presidenziali. Nel 1996 è eletto senatore nell'Illinois.

Nel gennaio 2003 viene nominato presidente del Comitato della sanità. In questa veste contribuisce a concretizzare sgravi fiscali sul reddito per favorire le famiglie meno abbienti, collabora a una legge di sostegno per chi non può pagare un'assicurazione sanitaria, promuove la prevenzione dell'AIDS e vari programmi d'assistenza ai malati.

Dopo essere stato sconfitto una prima volta, nel 2004 Obama viene eletto senatore a Washington. Anche nella capitale federale, il giovane senatore – contrario all'intervento militare in Iraq – prosegue il suo impegno per i diritti civili, l'integrazione, l'accesso agli studi e la trasparenza.

Nel 2005, la rivista britannica New Statesman lo inserisce tra i «10 personaggi che possono cambiare il mondo».

Storia recente

La prima circostanza che lo vede proiettato sotto le luci della ribalta nazionale convention democratica del 2004, dove pronuncia il discorso introduttivo. In quell'occasione, Obama afferma: «Non esiste un'America nera e un'America bianca, un'America latino americana e un'America asiatica: esistono gli Stati Uniti d'America». E aggiunge: «Una storia come la mia, non sarebbe stata possibile in nessun altro paese del pianeta».

Tre anni dopo, il 10 febbraio 2007, Obama annuncia ufficialmente la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2008. Dopo un lungo duello, riesce addirittura a battere l'ex first lady e senatrice dello stato di New York Hillary Clinton – la grande favorita della vigilia – alle elezioni primarie del Partito Democratico.

Il 3 giugno 2008, Obama ottiene così il quorum necessario per la nomination democratica. Ancora una volta, Obama sottolinea la portata storica dell'avvenimento: «Chi avrebbe pensato che un nero di quarant'anni potesse diventare il candidato democratico alla presidenza?».

Obama si rivolge all'America facendo leva sulla voglia di iniziare un nuovo corso: «Vi sto chiedendo di crederci. Non semplicemente nella mia capacità di determinare un vero cambiamento a Washington. Vi sto chiedendo di credere nella vostra». Un invito raccolto.

(swissinfo e agenzie)

« Una storia come la mia non sarebbe stata possibile in nessun altro paese del pianeta. »

Barack Obama

giovedì 30 ottobre 2008

A soli 16 anni



Mi piaceva avere tutto
Ma ho trovato la morte sulla mia strada
La strada dell'Occidente
maledetto il giorno in cui ci ho pensato
Nella metropolitana di Parigi
Avevo la malattia del gioco
Con le ruota sono andato
La morte mi ha preso.
Cara sorella e genitori
E cari nonni,
So che sarete sempre tristi
Perché io la vita la lasciai
a soli 16 anni.

mercoledì 22 ottobre 2008

Il cimitero allegro, Sapanta, Toader Neamtu



Dalla mia infanzia
Toader Neamtu mi chiamavano
Ho girato il mondo
Non ho vissuto senza un perché
Tu morte infame e spietata
Mi hai portato con te giovane
Povera mia figlia
Che è rimasta addolorata
Non credo che mi può dimenticare
Ho lavorato tanto per lei
Per dargli un patrimonio
Per farla vivere bene, di piacere.
Non ti posso più aiutare
Non ci sono più
Ricordati di me
Sii buona e brava
La morte spietata e infame
E' venuta con una falce
Mi ha portato via bei anni della mia vita
E non sono arrivato a godermi la vecchiaia
Sono dovuto abbandonar tutto
Anche a mia mamma vecchia
La vita la lasciai
A soli 43 anni.

sabato 18 ottobre 2008

Il cimitero allegro, Sapanta, I "ricconi"



Qui riposo io
Pop Ileana mi chiamo
Mio padre - Ionu Diacului
Mia madre- Ileni Titrului
Abitavo nel mezzo del paese
Ho avuto molti averi
E ci chiamavano "i ricconi"
Abbiamo avuto quattro figli
E c'era molto lavoro da fare
Mi sono goduto i figli
E ho pregato a Dio
Abbiamo pregato a Dio
Io e mio marito.

Il cimitero allegro, Sapanta, Pop Ileana



Qui riposo io
Mi chiamo Pop Ileana
Mi è piaciuto cucinare
E poi eravamo una famiglia numerosa
Ho avuto quattro figli
E ho cresciuto bene tutti quattro
Si sono sposati
E tre sono partiti fuori dal paese
Sono andati lontano
Ma non si sono dimenticati di me.
Ion è rimasto con me
Che Dio abbia cura di loro
Perché si sono presi cura di me.
1915- 2002 (è vissuta per 87 anni).

mercoledì 15 ottobre 2008

Il cimitero allegro, Sapanta - L'orfana



Da piccola sono rimasta orfana
E sono cresciuta senza mamma
Ho lavorato la lana e ho tessuto tanto
Perché aiuto non ho avuto
Sono stata una brava massaia e ho lavorato anche fuori casa
Mio marito mi ha lasciata presto
E per tanti anni sono rimasta vedova
Ma ho lasciato questa vita contenta
I miei figli si sono presi cura di me
E me ne andai a 87 anni.

Il cimitero allegro, Sapanta - Stan Gheorghe



Qui riposo io
Stan Gheorghe Tahu mi chiamo
Da molto giovane mi è piaciuto fare il soldato
E mi è piaciuto fare il militare, difendere la mia patria
Ho amato la vita, i bambini, mia moglie
Ma son dovuto lasciarli, con tanto dolore e sofferenza
Dio così ha lasciato
Dover partire quando ti chiama
Anche se mi ha voluto troppo presto
Ho lasciato la vita a soli 55 anni.