martedì 10 marzo 2009

Baia Mare

centro storico






hotel-ristorante Carpati





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E' la mia città natale. Non grande, aveva circa 200 000 abitanti. Oggi meno, circa 140 000.
Una città molto tranquilla, carina, un po' svizzera, con palazzi la maggior parte nuovi, circondati dal verde, molti alberi, giardini carini. La collina che era di tutti un tempo fa, dove noi giocavamo spesso sia d'estate che d'inverno, oggi l'ho trovata piena di case e ville.
Anticamente in latino Rivulus Dominarum, in ungherese Nagybánya, in tedesco Frauenbach o più raramente Neustadt) è un municipio del nord-ovest della Romania,capoluogo del Maramureş, nella regione storica della Transilvania.
Il toponimo significa letteralmente Grande miniera e nasce dalla presenza di importanti risorse minerarie nella zona.

Fanno parte dell'area amministrativa anche le località di Blidari, Firiza e Valea Neagră.

La città è composta da 16 quartieri disposti circolarmente attorno al nucleo centrale.

La posizione geografica e la presenza di importanti risorse naturali fece sì che la zona di Baia Mare venisse popolata fin dai tempi più antichi: sono state rinvenute tracce di insediamenti umani risalenti al Paleolitico superiore ed è stata evidenziata la presenza di popolazione Trace nell'Età del bronzo.

Le prime informazioni scritte su Baia Mare parlano di un centro minerario ben sviluppato e risalgono ad un documento del 1329, dove viene citata con il nome larino Rivulus Dominarum, ma le prime informazioni complete si trovano in un documento emesso nel 1347 dalla corte di Luigi I d'Ungheria nel quale si concedevano particolari privilegi alla città, mentre in un altro documento del 1411 viene citata per la prima volta la zecca di Baia Mare, una delle più antiche della Transilvania.

Il dominio della città e delle sue miniere venne trasferito nel 1446 alla famiglia Corvineşti come ricompensa per gli atti di coraggio di János Hunyadi nella resistenza contro l'invasione Ottomana. János Hunyadi fece iniziare la costruzione della Cattedrale di Santo Stefano, il cui campanile è tuttora un simbolo della città.

Nel 1469 Mattia Corvino emise un documento con il quale dava ai cittadini di Baia Mare il diritto di rinforzare le proprie difese costruendo alte mura munire di bastioni e fossato per difendersi da attacchi esterni; da questo rinforzo difensivo nacque l'aggiunta del termine castrum o castellum al nome della città.

Nel 1469 Mattia Corvino emise un documento con il quale dava ai cittadini di Baia Mare il diritto di rinforzare le proprie difese costruendo alte mura munire di bastioni e fossato per difendersi da attacchi esterni; da questo rinforzo difensivo nacque l'aggiunta del termine castrum o castellum al nome della città.

I secoli successivi videro il susseguirsi di diverse dominazioni della zona, determinato da una serie di combattimenti che deprimono il tessuto economico della città: prima, temporaneamente i Polacchi (1490), poi il dominio di Ioan Zapolya (1526), quindi il Regno d'Ungheria ed infine l'Impero austroungarico. In questo lungo periodo non mancarono però importanti avvenimenti culturali, come la fondazione nel 1547 della Schola Rivulina, un istituto scolastico di ispirazione Protestante Riformata destinato a rappresentare per più di due secoli il punto di riferimento per l'istruzione superiore di tutta la zona.

Un'immagine del centro storico

Dopo che la battaglia avviata nel 1703 dal fuorilegge Pintea Viteazul con l'appoggio di Francesco II Rákóczi per liberare la città dagli Austriaci non ebbe esito, questi ultimi rinforzarono il proprio dominio creando nel 1748 un Ispettorato delle Miniere, di fatto un'istituzione di supporto all'amministrazione locale per meglio controllare gli impulsi di rivolta della città.

Dopo la Prima guerra mondiale, con il Trattato del Trianon, e fino al Secondo arbitrato di Vienna del 30 agosto 1940, la città fece parte del Regno di Romania, e durante la Seconda guerra mondiale dell'Ungheria; dopo la fine della guerra, con i Trattati di Parigi, tornò definitivamente a far parte della Romania.

La popolazione della città è prevalentemente romena, con una non trascurabile minoranza ungherese (circa il 15%), una piccola comunità Rom (1,5% circa) ed altre minoranze tedesca, ucraina ed ebrea. Quest'ultima, ammontante a circa 1.000 unità prima della Seconda guerra mondiale, si è drasticamente ridotta a causa delle persecuzioni naziste ed attualmente la comunità ebraica di Baia Mare non raggiunge le 150 unità.


Da sempre basata soprattutto sulle risorse minerarie dell'area, spinte in particolare con forti contributi economici durante il regime comunista, l'economia di Baia Mare ha subito una forte recessione dopo la rivoluzione del 1989, con il drastico ridimensionamento dell'attività estrattiva. Negli ultimi anni si è tuttavia evidenziata una buona ripresa, grazie all'insediarsi di attività industriali diversificate, spesso finanziate da capitale stranieri.


Città gemellate:

da wikipedia , vedi qui alcune foto.

la torre di Stefano, simbolo della città


E' cambiata moltissimo negli ultimi 15 anni... quando torno scopro molte cose nuove, costruzioni nuove, chiese, ristoranti, alberghi, pub, discoteche, night club, ecc.
Gioventù molto cambiata, molto più emancipata di come lo eravamo noi....un po' di tempo fa :-) Si sente molto la presenza dei computers (e molti hanno almeno un personal computer) giochi elettronici ecc, canali tv, ecc.
Non tutto in meglio: per esempio in passato la scuola qui era riconosciuta come una ad alto livello; personalmente ho colleghi che sono arrivati molto in alto, al liceo vincitori di olimpiadi internazionali di matematica, oggi la maggior parte negli USA, dottori in matematica, informatica, medicina ecc. So che anche oggi siamo fra i primi, ma i miei colleghi oggi professori, mi dicono che il livello non è più quello di una volta.
In teoria leggevo anche che rispetto una scuola italiana, la scuola romena comunque rimane più avanzata, da migliori risultati ai diversi concorsi internazionali. Ma farò magari un'altra volta un post proprio su questo argomento.
Ci sono dei bei posti da vedere intorno alla città, vedi qui:
Obiectivele turistice din Maramures
l Bisericile de lemn: Surdesti, Ieud, Dragomiresti
l Manastirile de la Birsana, Moisei, Rohia
l Portile de lemn maramuresene
l Cimitirul Vesel de la Sapinta
l Muzeul Etnografic din Sighetu Marmatiei
l Memorialul durerii si al rezistentei anticomuniste
l Turnul lui Stefan din Baia Mare
l Bastionul Macelarilor
l Muzeul de Mineralogie
l Monumentul de la Moisei sculptat de Vida Gheza
l Statiunea montana Borsa
l Statiunea montana Mogosa si Lacul Bodi
l Statiunea montana Izvoare
l Cascada Cailor (cu o cadere de 40 m) si Covatari, Runc si Nires
l Rezervatia naturala Pietrosul Rodnei
l Lacurile sarate din Ocna Sugatag si Costiui
l Lacurile glaciare Iezer, Lala, Buhaescu
l Valea Vaserului
l Creasta Cocosului
l Cheile Tatarului

La Romania ha molti bei posti, Maramures è particolare per le sue tradizioni che qui si sono conservate come da nessun' altra parte. In più, chi ama la montagna e i posti con molto verde, la gente ospitale, Baia Mare e Maramures offre una bella vacanza.
Concludo con le parole di un professore scozese: "non ho mai visto tanti alberi messi insieme come qui, a Baia Mare".
Nota: non tutte le foto mi appartengono, alcune sono prese dal web, per eventuali problemi lasciate un commento e saranno tolte.





2 commenti:

Dolce D. ha detto...

Ma che bel posto,quante cose belle da vedere

kris ha detto...

E' anche un posto tranquillo, nonostante le notizie che riguardano i romeni che si vedono oggi in tv, purtroppo :-(
Molto verde, una città piccola ma moderna, bellissimi i paesini intorno, montagna, laghi, gente molto ospitale. Arrivando lì, sembra un altro mondo,nei paesini ci sono posti che ti fanno tornare indietro anche nel tempo :-)