lunedì 6 ottobre 2008

Il distretto di Maramures




Il distretto di Maramureş (in romeno Judeţul Maramures) dal latino Maramuresensis è uno dei 41 distretti della Romania, ubicato nella regione storica della Transilvania.

La contea confina con:

Secondo le etnie, circa l'81% della popolazione è romena, 11% è ungherese, il 7% è ucraina, mentre circa 1.5% è di etnia rom.

Storia:
  • nel II secolo dopo l'ocupazione romana della Dacia,di Marco Ulpio Nerva Traiano, più noto semplicemente come Traiano, diventa la regione di rifugio per i daci liberi.
  • nel X secolo le frontiere della contea sono fissate da Stefano I d'Ungheria;
  • nel XI secolo la contea si separa dalla Borsova;
  • nel 1241 durante l'invasione dei Tartari circa il 50% della popolazione viene uccisa;
  • nel XIV secolo il duca Bogdan di Maramureş fonda la Moldova;
  • come risultato della conferenza di pace di Parigi del 1920, il distretto viene diviso tra la Cecoslovacchia, cui sono assegnati circa i tre quinti del territorio, e la Romania, cui è assegnato il resto, corrispondente alla parte sinistra del fiume Tisa.
Geografia:
Il distretto si estende su di un'area di circa 6,304 km². Il 43% della sua superficie è occupato dai massicci del Rodna, la cui vetta più alta, Pietrosul, raggiunge i 2.303 metri, del Gutâi e del Ţibleş, tutti facenti parte dei Carpazi. Il resto del territorio è formato da zone collinari e vallate. La regione è attraversata dal fiume Tisa e da alcuni sui affluenti: Iza, Viseu, Mara.

Economia:

Maramureş è nota per la permanenza delle sue tradizioni agricole, che non risentono ancora gli effetti dell'industrializzazione. La regione rinunciò alla collettivizzazione nel periodo della dittatura comunista di Nicolae Ceauşescu, con il risultato che la popolazione ancora oggi mantiene una forte legame con la terra. L'aratura, la piantumazione, il raccolto delle messi, la falciatura del fieno e molte delle attività agricole sono eseguite tramite il lavoro manuale.

La regione vanta anche una forte presenza mineraria, composta da minerali metalliferi diversi dal ferro; intorno alla capitale Baia Mare sono stati costruiti alcuni complessi industriali durante il periodo comunista, con delle tecnologie che hanno prodotto un forte inquinamento dell'area. La visita delle chiese in legno di Poienile Izei,considerate patrimonio dell'umanitá dall'UNESCO, sono un ottimo fattore sulla crescita turismo.

Turismo:

La regione è nota per il radicamento delle sue tradizioni daco-traciche, per la musica e i costumi popolari, specialmente nelle aree rurali. Molto note sono le sue lavorazioni in legno; chiese, case e porte e la grande ospitalità. Alcune aree rurali sono attraversate da strade, in terra battuta, sulle quali si possono vedere anche oggi i carri trainati da cavalli o forti bufali neri.

Le maggiori attrazioni sono:

  • le città di Baia Mare e Sighetu Marmaţiei;
  • i villaggi lungo le valli dei fiumi Iza, Mara e Vişeu;
  • le Chiese lignee del Maramureş
  • il cimitero gioioso di Săpânţa;
  • il massiccio del Rodna.
  • il massicio Tibles - Arcer 1840 m.
  • il carcere comunista di Sighetu Marmatiei.
  • la cascata Calului da Viseu.
  • il trenino a vapore 'Mocanita' a Viseu.
  • il complesso turistico Borsa.
Il cimitero di Sapanta
Questo cimitero è l'unico al mondo ad avere la denominazione di cimitero felice,poiché su ognuna delle tombe vi si trova scritta una barzelletta oppure una riflessione sulla vita in chiave divertente, a testimonianza che le tradizioni di questa località non sono cambiate, ma rimaste inalterate anche nel corso dei secoli.

Municipi:
Città:
Comuni:
Saggio fotografico sul Maramureş

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