sabato 8 novembre 2008

Lista di errori comuni - un po' di grammatica

Piccola guida grammaticale

Lista di errori comuni

Errori concernenti fatti ortografici, come l'indicazione dell'accento grafico e dell'apostrofo, l'inserzione o l'eliminazione di una 'i' avente valore puramente grafico.
Forma errata Forma corretta
conoscienza conoscenza
coscenza coscienza
ingegniere ingegnere
scenza scienza
é, cioé è, cioè
caffé, té caffè, tè
sè, nè, ventitrè sé, né, ventitré
perchè, benchè, affinchè perché, benché, affinché
potè, dovè poté, dové
egli da egli dà
egli fà, stà, và egli fa, sta, va
un di un dì
si (affermazione)
ré, tré re, tre
vicere, ventrire viceré, ventritré
blù, sù blu, su
rossoblu, lassu rossoblù, lassù
un pò un po'
a mò di a mo' di
qual’è qual è
un'altro, un'amico, buon'amico un altro, un amico, buon amico
un altra, un amica, buon amica un'altra, un'amica, buon'amica
Errori riguardanti fenomeni di raddoppiamento o scempiamento consonantico, a livello grafico e/o fonetico:
Forma errata Forma corretta
accellerare accelerare
avvallo avallo
biricchino birichino
Caltanisetta Caltanissetta
collutazione colluttazione
eccezzionale eccezionale
esterefatto esterrefatto
Macchiaveli Machiavelli
Missisipi Mississippi
pressocché pressoché
scorazzare scorrazzare
Errori morfologici e/o sintattici:
Forma errata Forma corretta
che essi vadino, venghino che essi vadano, vengano
che egli dasse, stasse che egli desse, stesse
non mi oso dire non oso dire
vorrei che tu vieni vorrei che tu venissi
inerente il inerente al
redarre redigere
transare transigere
un murales un murale
un silos un silo
un vigilantes un vigilante
le speci le specie
Errori lessicali:
Forma errata Forma corretta
al lato pratico all'atto pratico
Errori connessi a fenomeni di dissimilazione o metatesi:
Forma errata Forma corretta
appropiato appropriato
areoporto aeroporto
metereologia meteorologia
peronospera peronospora
Errori relativi alla collocazione dell'accento tonico (pronuncia):
Forma errata Forma corretta
io abrògo io àbrogo
àmaca amàca
autodròmo autòdromo
bàule baùle
bolscèvico bolscevìco
callifùgo, febbrifùgo callìfugo, febbrìfugo
io centèllino io centellìno
cosmopòlita cosmopolìta
io dévio io devìo
èdile edìle
èdule edùle
elettròdo elèttrodo
eurèka èureka
Frìuli Friùli
giàcere giacére
ilàre ìlare
impàri [non pari] ìmpari
l'ìncavo l'incàvo
leccòrnia leccornìa
mòllica mollìca
Nuòro Nùoro
persuàdere persuadére
règime regìme
rùbrica rubrìca
sartìa sàrtia
serotìno seròtino
termìte tèrmite
tràlice tralìce
Più diffuso, non scorretto:
Più diffuso; non scorretto Più corretto o più ricercato
io àdulo io adùlo
alchimìa alchìmia
io arrògo io àrrogo
diatrìba diàtriba
io evàporo io evapóro
guàina guaìna
Íslam (accento sulla i) Islàm
karakiri harakiri
lubrìco lùbrico
Nòbel Nobèl
pignòro pìgnoro
pitòsforo pittòsporo
sàlubre salùbre
mi sbèllico mi sbellìco
scandìnavo scandinàvo
le steli le stele
le superfici le superficie
io vàluto, svàluto io valùto, svalùto
Casi di doppia grafia:
Ammesso Preferito
cosidetto, cosifatto cosiddetto, cosiffatto
denuncie denunce
efficenza efficienza
leggiero leggero
obbiettivo obiettivo
provincie province
sopratutto soprattutto
sufficenza sufficienza
the

Per quanto riguarda se stesso e sé stesso (con il pronome riflessivo accentato), le due possibilità sono entrambe legittimate dall'uso attuale della lingua scritta.

Un occhio più approfondito agli accenti

L'accento deve essere scritto:

  1. nelle parole dove l'accento cade nella seconda sillaba (tronche)
    città, andò, lunedì.
  2. nei seguenti monosillabi, tutti gli altri invece non lo vogliono:
    ciò, può, già, più, giù, piè.
  3. su alcuni monosillabi per non confonderli con altre parole uguali nella pronuncia:
    dà (verbo dare) <- da (preposizione) dì (giorno) <- di (preposizione) <- di' (imperativo del verbo dire, è un troncamento, per questo vuole l'apostrofo) è (verbo) <- e (congiunzione) ché (perché, congiunzione) <- che (pronome relativo o congiunzione) là (avverbio) <- la (articolo) lì (avverbio) stai lì <- li (pronome) li avrei liberati né (congiunzione) né caldo né freddo <- ne (pronome o avverbio) me ne passeresti un po'? sé (pronome) fa tutto da sé <- se (congiunzione) se quella cosa fosse accaduta sì (avverbio) sì, lo conosco <- si (pronome) si alza sempre tardi tè (nome) gradisci un tè? <- te (pronome) vengo con te
  • Sulle voci do, dai danno si può segnare l'accento, dò, dài, dànno per non confonderle con do (nota musicale), dai (prep. art.) e danno (nome). Non è sbagliato ma non necessario poiché in un discorso compiuto il senso della frase riesce a distinguere il significato di tali parole.
  • L'accento NON si mette nelle note musicali.
  • L’accento NON si usa sui monosillabi (con l’eccezione di quelli indicati in precedenza). In particolare non si mette l’accento sui qui, qua, so, sa, sto, sta, va, tra, fra, fu, fa, tre, blu, no, re.
  • ATTENZIONE: i composti vanno sempre accentati. Perciò viceré, ventitré, trentatré, rossoblù, gialloblù, lassù, quassù, ristò, ristà, rifà, strafà.
  • ATTENZIONE: come di’ (imperativo di dire, di cui abbiamo parlato sopra), anche da’, sta’, va’ e fa’ (imperativi di dare, stare, andare e fare) vogliono non l’accento ma l’apostrofo, così come po’ (= poco) e mo’ (= modo: a mo’ di), in quanto si tratta di particolari forme di troncamento.

Bibliografia e riferimenti:

M. Dardano, P. Trifone. La Nuova Grammatica della lingua italiana. Zanichelli. 2001, quinta ristampa.
Nicola Zingarelli Lo Zingarelli minore Zanichelli. 2002, edizione terzo millennio.

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